Mi appassionano tanti, tantissimi autori statunitensi contemporanei, ne ho parlato parecchio sul mio blog, e ne seguo altri con passioni letterarie simili alle mie dove scopro ulteriori scrittori americani che non conoscevo. A volte però trovo commenti con critiche feroci verso la mancanza di quella genialità degli autori statunitensi tra gli scrittori italiani, forse per colpa delle case editrici o degli autori stessi che non osano, o semplicemente a causa degli italiani che leggono poco e preferiscono i best seller molte volte dalla dubbia qualità. Da questa constatazione è nata una mia riflessione a difesa delle letteratura italiana contemporanea che secondo me non ha nulla da invidiare a quella statunitense, e che oggi voglio raccontare in questo post. Preciso che oggi non menziono nessun autore o libro statunitense, v’invito a sbirciare tra i miei post passati per farvi un’idea della letteratura americana che apprezzo. Oggi quindi spazio solo al made…
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